Film RACSO

Credo di aver visto quasi tutti i film di fantascienza prodotti a partire dagli anni ’60, sicuramente tutti i migliori, tra i quali rimane sempre al primo posto, e difficilmente sarà mai scalzato, il capolavoro assoluto ‘2001 Odissea nello spazio‘ del genio Stanley Kubrick.


Fino a pochi anni fa, diciamo fine millennio scorso, uscivano 2-3 film all’anno (perlomeno quelli di Serie A); negli ultimi anni la produzione è aumentata fino a decine di nuovi film all’anno, molti dei quali risultano praticamente sconosciuti perchè non hanno mai avuto circolazione fuori da qualche circuito ristretto (sale parrochiali? istituti psichiatrici?).
Il motivo credo sia legato a 2 fattori: la maggiore popolarità di questo genere e la (probabile) riduzione dei costi di produzione, almento per le serie da B a Z.
Il genere è decisamente variegato perchè congloba diversi sotto-generi quali la FS horror, la FS sociologica, la FS spaziale, la FS ‘alieni’ e, importante, la FS apocalittica e post-apocalittica.
Le grandi opere, o presunte tali, hanno costi di produzione di decine di milioni di dollari, a volte parecchie e, a volte, incassano molto più dei costi, ma non sempre. Le produzioni di serie B (o anche C…Z !) si possono produrre con poche migliaia di dollari…e i risultati si vedono!

Grazie a Internet anche queste meraviglie sono ora accessibili a tutti, basta avere la pista giusta per cercarli perchè, ripeto, spesso non si sa che esistono. Recentemente ne ho scoperti alcuni e mi sono dedicato a vederli fino allo (scontato) finale per soprendermi di quanto la mente umana riesce a partorire di insensato.

Forse è proprio questo il ‘Sense of Wonder‘.
Mi sembra giusto premiare con un RACSO (Anti Oscar) alcune opere particolarmente significative che si distinguono ciascuna per un qualche aspetto (o più di uno) della realizzazione e assegnare quindi un premio per la categoria.


4° posto – Premio per la migliore divulgazione scientifica

Missione Mercurio

Il Sole dà i numeri e produce una gigantesca eruzione che investe il povero Mercurio che passava per caso proprio di li
In orbita intorno al pianeta c’è una navicella d’esplorazione con 3 persone, tra le quali la moglie dello scienziato protagonista; in pochi minuti i 2 uomini muoiono per le radiazioni, mentre lei dice ‘Va bè, faccio da sola!’
Mercurio viene scaraventato nello spazio verso la Terra (che mira!), che raggiunge in meno di 24 ore, alla faccia dell’accelerazione! A bordo la radio (ovviamente una sola) è fuori uso
Nessuna paura! Anche l’eroina è un’elettronica e con un saldatore Ersa da 75W ripara la radio…il solito filo staccato. Notare la scheda con i chip in DIP (neanche un SMD!)
Sulla Terra nessuno riceve la trasmissione (scarsa tecnologia !) tranne un ragazzo con un ricetrasmittente autocostruita della Scuola RadioElettra che riesce a trasmettere in FM fino a Mercurio…complimenti!
A Terra i soliti scienziati e militari si accorgono di aver un problema e vogliono risolverlo a modo loro, come sempre usando dei missili nucleari per distruggere Mercurio
🙁 ovviamente senza riuscirci
Qualche problemino in effetti c’è. Per esempio le auto che attirate da Mercurio magnetizzato volano in alto…
… per poi ricadere, sempre incendiate (???), mancando di 1 metro l’auto del protagonista.
Per rispetto del pubblico, le auto inquadrate sono tutte vuote (i conducenti sono volati in cielo)
Per caso abbiamo in orbita un planetoide modificato dallo scienziato che può essere utilizzato per spingere via il cattivo pianeta.
Nonostante sia a una certa distanza, il sasso raggiunge Mercurio in pochi minuti
Con un’abile manovra manuale (joystick) la signora guidata via radio FM dal marito a terra s’infila col planetoide nel pianeta, riuscendo a fuggire un microsecondo prima dell’impatto
A Terra, lo scienziato e il nuovo Disc Jokey spaziale guardano il povero pianeta, un pò acciaccato che già se ne sta andando a perdersi nello spazio…che brutta giornata!
E anche questa volta la Terra è salva (soprattutto l’America)

3° posto – Premio per i migliori effetti speciali

Il Buco Nero [Black Hole]

Dal titolo uno pensa ad una esplorazione spaziale intorno o dentro un Black Hole… invece no, il buco nero è sulla Terra… Però è bravo, perchè non si mangia subito tutto il pianeta, solo un pezzettino…
… e prende di mira Saint Luis (poveretti! , poi arriverà anche Defiance!)
Il Buco avanza, tranquillo, e si mangia qualche pezzo, tra cui l’arco, ma salva gli alberi.
Il bello è che il Buco non è il problema principale; il vero casino lo fa un essere pentadimensionale – Elettro – che si nutre di energia e vive di solito nel suo nido, il Buco appunto
State tranquilli, i militari sanno sempre come risolvere a modo loro questi problemucci, ovvero una bella scarica di pallottole di piombo contro una manifestazione immateriale… gulp!
Il valoroso Presidente U.S.A. è gratificato dal suo pregno discorso nel quale annuncierà che la soluzione trovata procurerà SOLO alcuni milioni di morti per via della bomba atomica che verrà sganciata sulla città.
I caccia bombardieri atomici Stealth sono in volo a migliaia di kilometri all’ora verso l’obiettivo, ma arriveranno in ritardo per circa 0.2 secondi
L’intrepido eroe è riuscito a spedire nel Buco il camion con sopra il suo povero Elettro affamato d’energia.
Tutto viene inesorabilmente attratto dal Buco, tranne il nostro eroe che si aggrappa con le unghie all’asfalto
L’eroe, in effetti un pò sporco, è stato recuperato e protetto dal freddo (!!!) con una bella coperta colorata USA… è stata una giornataccia inusuale e faticosa

2° posto – Premio per la migliore sfiga e sicurezza informatica!

Ultime ore della Terra

Questa volta il cattivo è un pezzo di Neutronio, materia ultradensa, grande come un piccolo pallone che, dopo un viaggio di miliardi e miliardi di kilometri nello spazio centra la Terra perfettamente in centro, attraversandola tutta
Tra l’altro centra in pieno petto (che sfiga) anche lo scienziato che sa tutto e l’unico che sa come affrontare l’arresto della rotazione terrestre e finisce in modo raccapricciante con un buco allo stomaco – forse aveva fame!
Senza la protezione dei campi magnetici, quel cattivello del Sole crea delle magnifiche corone di fuoco che si estendono fino a terra, bruciando tutto al volo… passando sempre a meno di 2m dai nostri eroi
L’FBI sa cosa succede, ma ovviamente è tutto VERY TOP SECRET, tranne per il nostro piccolo eroe che, con un portatile insensibile ai campi magnetici e con batteria inesauribile, nel giro di 3 secondi netti ‘cracca’ il solito firewall e copia i segreti. Ma nessuno usa Windows?
I Cattivi inseguono i Buoni, ma il Sole ama gli eroi e brucia in un attimo tutti i Cattivi (che sfiga).
I Buoni si rialzano un pò impolverati: mica tutto può essere perfetto!
Tutte le auto esplodono tranne una, in perfetto stato, che serve ai Buoni per fuggire
Il Buon FBI (papà del cracker) entra in un luogo estremamente protetto da qualsiasi intrusione, dal portone principale aperto e incustodito, nascondendosi però dietro a colonne larghe 20cm
Il Gran Cattivo FBI ha messo fuori uso la parabola che serve a salvare la Terra, ma il Buon FBI interviene e ripara il guasto (solito filo staccato)
L’alimentazione ovviamente è sempre a 12V per evitare scosse.
Nel frattempo fuori, il Gran Cattivo, ultimo rimasto, brucia pure lui e il Sole dice ‘strike…tiè’.
Mancano 117 secondi alla fine del mondo; i 2 super intelligenti giovincelli si ripetono per almeno 20 volte che occorre essere precisissimi a schiacciare contemporaneamente il pulsante che salverà il mondo intero
.. ..ma la Bella si fa colpire a un braccio dall’unico colpo di pistola andato a segno (che sfiga)
I Baldi abbandonano il conteggio alla rovescia (siamo ormai a 12 minuti) per curare la Bella.
I pochi (5) FBI Cattivi rimasti sparano circa 8537 colpi contro l’FBI Buono, mancandolo sempre.
Questo risponde con un’automatica da 224 colpi; alla fine la storia diventava lunga e il Sole si arrabbia e provvede lui (è bastato 1 colpo). Che sfiga!
Finalmente il pulsante viene premuto (sono passati almeno 20 minuti) e anche questa volta…la Terra è salva

… and the Winner is …

1° Posto – premio per la migliore sceneggiatura, recitazione e costumi

100° sotto zero

Su quest’opera si potrebbero scrivere tomi rivolti ai giovani artisti e sceneggiatori che intendano intraprendere una carriera di successo.
In particolare, oltre alla sceneggiatura demente, voglio sottolineare l’impegno speso nella costruzione dei dialoghi: grosso modo ho contato una ventina di ‘che freddo fa’ (con la collaborazione di Nada) e un centinaio di ‘stai bene?’

Tutto comincia con un pò di vulcani che si svegliano, un pò di terremoti, un pò di uragani, un pò di alluvioni… la solita giornata uggiosa, insomma.
Fa anche frescolino, non trovi? Guarda il titolo
Qui abbiamo 2 Giovani eroi a Parigi e 2 Vecchi eroi a Londra.
Il Giovane si becca (?) uno dei tanti pezzi di ghiaccio che piovono a 200Km/h e cade a terra, illeso e ben sveglio, ma immobilizzato dalla paura (che eroe!)
Difatti rimane a terra a riposarsi, mentre tutto il ghiaccio caduto è già magicamente sparito.
In fondo alla via, la vita di Parigi prosegue tranquilla (il budget non ha permesso di chiudere le strade vicine)
E questa è la scena madre!
Un ghiacciolo sta per colpire il Giovane; la Giovane (in maglietta cinese da 3€ nonostante i -100) lo vede, percorre a velocità di Flash i 10m che li separano e con un calcio degno del miglior Totti spara via l’uovo (!?) di ghiaccio. Neppure una storta al piede!
Nel frattempo, i Vecchi partono da Londra per soccorrere i Giovani, su, udite udite, una mitica Fiat 600 targata Ungheria (badget corto), col serbatoio potenziato, sotto una nevicata (?) da fine del mondo
I Giovani per cercare un ricambio alla maglietta (“che freddo che fa”) si cacciano nei guai con un cattivo, ma una Buona scossa di terremoto elimina il cattivo, ma imprigiona la Giovane sotto un massiccio scaffale caduto.
Il massiccio mobile pare essere un IKEA modello IVAR del peso di 3.6Kg
La Giovane, finalmente avvolta in una calda pelliccia, implora e si dispera, mentre il Giovane tenta di sollevare il massiccio mobile a mano, con un bastone (che si spezza) e perfino con una spranga di ferro…alla fine ci riesce! Più tardi la pelliccia è misteriosamente sparita a favore di una molto più pratica maglietta cinese…tanto non fa troppo freddo.
I Vecchi discorrono amabilmente mentre attraversano l’Euro Tunnel che si sta allagando… ma si sà, mica freghi facilmente una 600 in fuga!
Strano, sembra che qui di neve intorno non ce ne sia…
… ma poco dopo, ecco la mitica 600 arrendersi in un campo pieno di neve, inclinandosi di almeno 30° per qualche oscuro motivo, visto che il campo è pianeggiante.
Va beh, faremo gli ultimi kilometri a piedi, tanto è una bella giornata
I Giovani, con amica bonazza trovata in strada, si rigugiano sulla Torre Eiffel, scalandola ovviamente a piedi (che fisico) e sempre in maglietta. Sotto una tormenta incredibile, sul piano più alto della Torre attendono l’arrivo dei Vecchi in elicottero (!!??)
L’uragano è a poche centinaia di metri (l’elicottero però vola), e dopo 3 lanci falliti finalmente il cavo di salvataggio li recupera, circa 5 secondi prima del crollo della Torre.
La Giovane è sempre in maglietta (il budget non ha permesso cambi di costume), mentre la bonazza è in mini abitino di cotone
E via, in salvo in Australia (???) con un quadrimotore di lunga (!!!) autonomia.
Questa volta della Terra non ce ne frega niente.

Aggiornamento 2015

Poi ho scoperto i film (!?) di ASYLUM e ho dovuto ricredermi.
C’è di peggio, molto peggio! Mi piacerebbe trovare il tempo per aggiornare la collezione, magari con quel capolavoro del non-sense di Age of Tomorrow.

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